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Villa Barluzzi
in Ravello
Villa Barluzzi
La dimora storica Villa Barluzzi era l’antica chiesa di Sant’Andrea del Pendolo di Ravello risalente al XII secolo. Dal 1145 al 1812 fu il cuore pulsante della vita della locale comunità parrocchiale finchè il 28 luglio 1926 fu acquistata da membri della nota famiglia di fotografi inglesi Anderson di Roma e ristrutturata dall’ ingegnere e architetto pontificio Giulio Barluzzi. Da allora la prestigiosa Villa legò il suo nome indissolubilmente ai coniugi Maria Anderson (1883 – 1935) e Giulio Barluzzi (1879 – 1953) e divenne meta di numerosi illustri ospiti e personalità della cultura europea che scelsero Ravello nel ‘900 come luogo di ispirazione e villeggiatura.
È stata restaurata dalla nuova gestione con lavori completati nel 2023 che ne hanno però preservato il valore architettonico, lasciandone invariata la pianta e gli spazi esterni che offrono una straordinaria vista sulla Costiera Amalfitana.
Villa Barluzzi si trova a soli 250 metri dal centro storico di Ravello e da Piazza Duomo, dove si affaccia la Basilica di Santa Maria Assunta e San Pantaleone, a 350 metri da Villa Rufolo, sede del famoso festival musicale organizzato dalla Fondazione Ravello, e a 5 minuti da Villa Cimbrone, antica dimora del XII secolo. L’ edificio è inoltre a breve distanza dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie documentata sin dal 1163 e dalla chiesa della Santissima Annunziata del 1277.
È a circa 365 metri sul livello del mare lungo la Costiera Amalfitana tra Minori e Amalfi le cui spiagge sono raggiungibili in pochi minuti.
Si dispone su tre livelli con sei stanze tutte personalizzate con preziosi arredamenti d’epoca che insieme alla cura dei dettagli e ai più moderni servizi ne fanno un gioiello che offre ai propri clienti un soggiorno indimenticabile.
I recenti lavori di restauro si pregiano del contributo dell’artista vietrese Franco Raimondi, autore dei mosaici presenti in Villa, della rappresentazione della Madonna ravellese e di quella di Sant’ Andrea. Raimondi con le sue creazioni è un punto di riferimento per i cultori della ceramica a livello internazionale, lo stile inconfondibile del Maestro è ormai un segno distintivo dell’innovazione della cultura decorativa vietrese.
Al pittore Vito Mercurio si devono invece gli affreschi e le pavimentazioni in ceramica vietrese, commissionate esclusivamente per Villa Barluzzi. L’estro creativo dell’artista ha rielaborato miti e vicende storiche in un entusiasmante connubio di classicità e amore per il territorio che incantano il visitatore.
Nell’ampia volta che si affaccia sul mare sono state rappresentate le Virtù come nella Chiesa delle Beatitudini eretta nel 1937 dall’ architetto di Terra Santa Antonio Barluzzi a Tabga, in Israele. Un simbolico abbraccio tra i fratelli Barluzzi, due grandi protagonisti della storia dell’architettura italiana del ‘900.
Infine le campane di Villa Barluzzi sono state progettate su commissione e realizzate dalla Pontificia Fonderia di campane Marinelli che opera da oltre dieci secoli ad Agnone, nel Molise. Si tratta della più antica fonderia italiana, tra le più antiche al mondo, che nel 1924 ha ottenuto da Papa Pio XI il privilegio di effigiarsi dello stemma pontificio, ed è stata candidata al riconoscimento quale Patrimonio Unesco per l’Arte Campanaria tradizionale dal Ministero per la Cultura nel 2023.
Villa Barluzzi ha dunque ritrovato il suo splendore grazie agli studi di progettazione, di valorizzazione e ammodernamento della struttura degli ingegneri Bonaventura Fraulo e Giuseppe Mormile che con professionalità e passione hanno preservato la valenza storica della Villa, rendendo gli ambienti funzionali alle esigenze moderne e avvalendosi dell’operato delle maestranze locali sapientemente guidate da Arturo Guadagno, Antonio Aronne e Antonio Amato.
Lo spettacolo di luci che valorizza la monumentalità di Villa Barluzzi nello skyline notturno di Ravello è invece un’installazione architetturale progettata e realizzata dall’ ingegner Giuseppe Mormile che con la sua impresa da tre generazioni crea con la luce una nuova percezione emotiva di spazi e ambienti.
La minuziosa ricostruzione storica della struttura attraverso fonti archivistiche e studi è stata curata invece dal dott. Salvatore Amato dell’Archivio di Stato di Salerno, affinchè la memoria storica della Villa sia affidata a quanti vorranno riviverla in tutto il suo fascino.
Vi aspettiamo per scoprire storia, tradizioni, cultura e paesaggio in un soggiorno esclusivo sospesi tra cielo e mare a Villa Barluzzi.
Maria Anderson e Giulio Barluzzi così vollero accogliere viaggiatori e passanti:
“Da quando fummo il tempio di Andrea, costruito su antiche rovine, non è forse vero che il mare e il cielo splendono di più? Giulio e la moglie Maria osarono questo in modo che per il Dio eterno cantino le stelle, le costruzioni, il mare”
MC – MCMXXXII
e con queste parole vi diamo il benvenuto a Villa Barluzzi.